ciliati
s. m. pl. [lat. scient. Ciliata, der. del lat. cilium «ciglio» (nell’accezione che il termine ha in biologia)]. – Classe di protozoi, detti anche infusorî, che comprende forme fisse (per es., vorticella) o liberamente vaganti (per es., paramecio) o parassite, diffuse in tutti gli ambienti acquatici, marini o d’acqua dolce: il corpo, rivestito da una pellicola flessibile, è più o meno deformabile e presenta caratteristici organelli filiformi, le ciglia, di modesta lunghezza, impiantati su tutto il corpo o solo su una parte, che servono all’animale per spostarsi nell’ambiente, o per catturare piccole particelle organiche destinate al nutrimento; è inoltre caratteristica la presenza di un duplice apparato nucleare, con un nucleo riproduttivo (micronucleo), in genere piccolissimo, essenziale nella coniugazione, e uno assai più grande (macronucleo), che presiede al metabolismo generale della cellula.