ciclostile
(o ciclostilo) s. m. [dall’ingl. cyclostyle, comp. del gr. κύκλος «cerchio» e del lat. stilus «stilo», perché in origine il procedimento consisteva nello scrivere su un foglio di carta con uno stilo all’estremità del quale si trovava una rotellina producente una sottile incisione]. – Tipo di duplicatore, ormai generalmente sostituito dalla fotocopiatrice, atto a riprodurre un numero limitato di copie a partire da una matrice di carta speciale che può essere incisa da un’apposita punta o, come avviene oggi normalmente, dai caratteri di una macchina per scrivere (in cui sia stato disinnestato il dispositivo di sollevamento del nastro); la matrice così incisa viene fatta aderire a una retina a nastro, avvolgente una serie di rulli inchiostratori e tamburi cilindrici che, fatti ruotare (a mano o elettricamente), permettono che i singoli fogli siano stampati ricevendo l’inchiostro attraverso le incisioni della matrice. Anche il procedimento di riproduzione: stampare, riprodurre a, o in, ciclostile.