ciclico
cìclico agg. [dal lat. cyclĭcus, gr. κυκλικός, der. di κύκλος «cerchio»] (pl. m. -ci). – Propriam., relativo al cerchio, o più esattamente a un ciclo inteso nel suo sign. più generale di linea chiusa, ente chiuso in sé stesso; per estens., e più com., ricorrente, periodico: fenomeno c., o ad andamento c.; manifestazioni c.; variazioni c.; crisi c., ecc. Ha sign. proprî nelle varie scienze e discipline: 1. In botanica, si dicono c., o verticillati, gli organi, per lo più fillomi, come foglie, antofilli, brattee, disposti in cicli, cioè inseriti sull’asse a due o più per ogni nodo. Fiore c. è quello che ha tutti i pezzi in cicli (per es. le liliacee), contrapp. a fiore aciclico e emiciclico, in cui i pezzi sono disposti tutti o in parte lungo una spirale. 2. In chimica organica, di composto i cui atomi sono disposti ad anello: idrocarburo c. (in contrapp. a idrocarburo alifatico o aciclico), formato da atomi di idrogeno e di carbonio, con questi ultimi collegati tra loro a formare una struttura chiusa, come, per es., il benzene. I composti ciclici con le caratteristiche chimiche del benzene si dicono aromatici, quelli con le caratteristiche chimiche degli idrocarburi alifatici si dicono cicloalifatici o aliciclici. Sono detti inoltre eterociclici (in contrapp. agli isociclici o omociclici) i composti ciclici nel cui anello entrano anche atomi diversi dal carbonio; policiclici quelli le cui molecole sono formate da più anelli. 3. In economia, che si riferisce o appartiene a un ciclo economico: fase ciclica. 4. In fisica, di un fenomeno o serie di fenomeni che si svolgono secondo un determinato ordine e si riproducono a intervalli di tempo; genericam., è sinon. di periodico. 5. In letteratura, di opera appartenente a un ciclo, e in partic. al ciclo epico o cavalleresco: poemi c. (per estens., poeti c., i poeti autori di poemi ciclici); o che si riferisce a un ciclo in senso moderno, come narrazione di vasto respiro che raggruppa numerosi fatti e personaggi intorno a un tema centrale: romanzo ciclico. 6. In matematica, è riferito in generale a un procedimento che, dopo un numero finito di passi, riproduce la situazione iniziale; in partic., gruppo c., gruppo i cui elementi, compresa l’identità, sono le potenze successive di un dato elemento del gruppo; elemento c. (o periodico) di un gruppo, elemento una cui potenza è l’identità del gruppo stesso; trasformazione c., una trasformazione tale che una sua potenza ennesima (ossia il prodotto della trasformazione per sé stessa presa n volte) sia l’identità. 7. In musica, spec. nella sonata, si dice forma c. quella che svolge un dato tema, con o senza sensibili modificazioni, dall’uno all’altro dei varî tempi (per es., la Sonata in sol minore di R. Schumann). 8. In statistica, di una serie ordinata che non ammette una prima e un’ultima modalità, salvo convenzione (per es., la distribuzione di un fenomeno secondo i giorni della settimana, i mesi dell’anno, le stagioni). 9. In medicina, con accezione specifica, di malato affetto da psicosi periodica. ◆ Avv. ciclicaménte, con andamento ciclico, cioè periodico (con riferimento alle varie accezioni partic. dell’aggettivo).