ciacolaio
s. m. (spreg.) Chiacchiericcio, insieme fitto di pareri e commenti ciarlieri. ◆ Lo speciale sul referendum condotto l’altra sera da uno sfortunato Giulio Borrelli, squadernando la più lussuosa compagnia di leader di partito mai vista insieme in uno studio tivù, […] ha segnato un passaggio epocale nella storia della politica italiana: la morte in diretta del «ciacolaio» post elettorale. (Gian Antonio Stella, Corriere della sera, 20 aprile 1999, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. f. ciacola, di origine veneta, con l’aggiunta del suffisso -aio.