chiocciola
chiòcciola s. f. [lat. cŏchlea, dal gr. κοχλίας]. – 1. Nome di varî molluschi gasteropodi polmonati dalla caratteristica conchiglia elicoidale, capace di accogliere tutto l’animale; la loro epidermide secerne un muco adesivo che, seccandosi all’entrata della conchiglia, può formare una membrana che durante il letargo si impregna di sali calcarei e costituisce l’epifragma. Amano luoghi freschi e ombrosi, si nutrono di vegetali, talvolta anche di animali, e parecchie loro specie sono commestibili. In similitudini: fare come le ch., fare una vita da ch., starsene sempre rinchiuso in casa. Nell’uso com., sono chiamati chiocciole (o ch. di mare) anche quei gasteropodi marini con conchiglia univalve, ravvolta a spirale, che vivono attaccati alle rocce o striscianti sul fondo, alcuni dei quali mangerecci. 2. Per analogia di forma: a. Scala a chiocciola (o semplicem. chiocciola), scala di piccole dimensioni trasversali che si svolge a elica, sostenuta da una colonna centrale o incastrata lungo la sua periferia esterna a pareti interne di un edificio. b. Forma di panino all’olio, detto anche trottola. c. Nome della vite femmina. d. Nel violino, la parte superiore del manico, detto anche riccio. e. In anatomia, lo stesso che coclea. f. Denominazione, nel linguaggio corrente, del simbolo @, usato negli indirizzi di posta elettronica per separare il nome del destinatario da quello del suo provider (anche chiocciolina). 3. In matematica, ch. (o lumaca) di Pascal, una concoide della circonferenza. 4. ant. Nel linguaggio milit., evoluzione tattica della schiera, caracollo: in quegli ordini che chiamano chiocciole (Machiavelli). ◆ Dim. chiocciolina, chiocciolétta, chiocciolino m. (v.); accr. chiocciolóna, chiocciolóne m.