chiamata s. f. [part. pass. femm. di chiamare]. - 1. a. [accertamento delle presenze in un consesso e sim.] ≈ appello, (burocr.) chiama. b. [esortazione a venire, a presentarsi e sim.: rispondere a una c.] ≈ convocazione, invito. ● Espressioni: chiamata alle armi ≈ arruolamento, reclutamento; chiamata in causa 1. [invito a comparire davanti a un giudice] ≈ citazione in giudizio, ordine di comparizione. 2. (fig.) [atto del coinvolgere gli altri in situazioni spiacevoli] ≈ coinvolgimento. ↑ compromissione; chiamata in giudizio ≈ citazione in giudizio. 2. (estens.) a. (amministr.) [assegnazione a una carica e sim.] ≈ assunzione, designazione, nomina. ↔ destituzione, esautoramento, licenziamento, rimozione. b. [invito ad assumere una funzione sacerdotale o altra missione: rispondere alla c. di Dio] ≈ appello. ‖ vocazione. c. (fam.) [segnale di conversazione telefonica e, anche, la conversazione stessa: ho avuto molte c.] ≈ colpo (di telefono), squillo, telefonata. 3. (tipogr.) [nelle bozze e sim., segnale che rinvia ad altra parte della scrittura] ≈ rimando, rinvio. ⇑ indicazione, nota, segno.