cesta
césta s. f. [lat. cĭsta, gr. κίστη]. – 1. a. Sorta di grande paniere, in forma di parallelepipedo rettangolo o anche diversa, intessuto di vimini o di strisce di castagno o di salici, che può servire per varî usi, ma spec. per portare o riporre, in campagna o ai mercati, frutta, verdura o altro; anche, soprattutto in passato, quel paniere con cui i garzoni dei fornai portavano alle case o ai rivenditori il pane e altri generi alimentari. b. Quanta roba può essere contenuta in una cesta: abbiamo mangiato una c. di fichi; locuz. a ceste, in gran quantità: quest’anno si coglieranno ciliege a ceste. 2. Nel gergo teatrale, la valigia contenente l’occorrente per le recite, affidata al portaceste. 3. Specie di grosso barroccio, costituito da una grande cesta con sponde rialzate assicurata sopra un’armatura che poggia sulle ruote, adoperato in passato in Toscana per trasporto di vino in fiaschi; di qui il sign. fig. di sbornia, nelle locuz. essere in c., andare in cesta. 4. Navicella di un aerostato libero o frenato, spec. quando è di vimini. 5. Nel gioco della pelota basca, cesto allungato e ricurvo di legno di castagno intrecciato da speciali vimini che, applicato a un guanto di cuoio in cui si infila la mano, è usato dai giocatori per raccogliere e lanciare la palla. ◆ Dim. cestina, cestèlla (v.), cestellina, cesterèlla; pegg. cestàccia. V. anche cestello, cestino, cestone, forme alterate che cesta ha in comune con cesto.