cerimonia
cerimònia (ant. ceremònia, ant. o pop. cirimònia) s. f. [dal lat. caerimonia, caeremonia «venerazione, culto, pratica religiosa», voce di origine sconosciuta, forse etrusca; il sign. di «complimenti, convenevoli» viene dallo spagn. ceremonia]. – 1. a. Gesto o complesso di gesti rituali che accompagnano il culto religioso o una solennità che ha carattere religioso: la c. della messa; celebrare la c. nuziale; assistere a una c. funebre. b. estens. Solenne celebrazione pubblica, anche in forma meramente civile, di un avvenimento o di una ricorrenza: c. militari, scolastiche, accademiche; la c. dell’inaugurazione dell’anno giudiziario; la c. del giuramento delle reclute; la c. della consegna delle medaglie al valore; maestro di (o delle) cerimonie, il cerimoniere; abito di (o da) cerimonia, nome generico degli abiti maschili o femminili che s’indossano in circostanze ufficiali particolarmente formali. 2. Al plur., dimostrazioni di onore e di rispetto verso altre persone; convenevoli, complimenti, soprattutto quando sono esagerati e puramente esteriori: quante c.!; lasciamo da parte le c.; senza c., senza fare c., alla buona, familiarmente; senza tante c., in modo brusco, senza tanti preamboli; fare c., fare complimenti, rifiutare con sostenuta cortesia un’offerta, un’attenzione e sim.; avanti, non fate c., a chi esita nell’accettare qualche cosa; stare sulle c., osservare i convenevoli e pretendere che altri li osservi nei proprî riguardi. Anche al sing., in frasi come dire, fare, invitare per c., per solo atto di cortesia, per pura formalità; un lusingare senza promettere, un minacciare in cerimonia (Manzoni), con fare cerimonioso. ◆ Pegg., non com., cerimoniàccia.