cera2
céra2 (o cèra; ant. cièra) s. f. [dal fr. ant. chiere (mod. chère), che è dal gr. κάρα «testa»]. – 1. a. Aspetto del volto, come manifestazione di buono o cattivo stato di salute: avere buona, cattiva, bella, brutta, ottima, pessima cera. b. Aria del viso, come espressione di uno stato d’animo lieto o triste, o delle qualità morali di una persona: c. brusca, c. fosca; con buona c., di buona c., allegramente, con espressione lieta e soddisfatta; si presentò con una c. beata; avere una c. di galantuomo, una c. di delinquente; avere c. di buono, di cattivo, ecc., mostrar d’essere buono, cattivo, ecc. c. Espressione della faccia nell’accogliere qualcuno: fare buona o cattiva c. a qualcuno, accogliere benevolmente, o con modi bruschi. d. Aspetto del viso nelle sue fattezze, quindi il viso stesso in sé e per sé: E li pintor la miran per usanza, Per trar(r)e asempro di sì bella cera (Ch. Davanzati). 2. ant. Far buona c., mangiare bene, lautamente (per influenza del fr. faire bonne chère): da lui cavano venticinque ducati, de’ quali fanno un pezzo buona c. (Lasca); fare gran c., fare scialo di buone vivande. ◆ Accr. ceróna, ant., faccia piena e colorita, aspetto florido, gioviale; pegg. ceràccia, volto d’aspetto malaticcio e sgradevole.