cellulare
agg. [der. di cellula]. – 1. Che si riferisce alla cellula, che consta di cellule: struttura c., degli organismi animali e vegetali costituiti da cellule; genealogia c., v. genealogia; patologia c., il complesso delle alterazioni strutturali che possono interessare le cellule e che costituiscono il substrato di ogni manifestazione morbosa. Teoria c., teoria che sostiene il concetto di cellula come elemento e individualità morfologica e funzionale della materia vivente, e che afferma che tutte le parti degli organismi animali e vegetali sono costituite da cellule, oppure da sostanze elaborate dalle cellule; che le cellule derivano sempre da divisione di cellule preesistenti; che gli esseri pluricellulari derivano dall’uovo fecondato (zigote), il quale a sua volta è una cellula da cui si originano per successive divisioni tutte le cellule, e che esistono organismi unicellulari capaci di vita autonoma. Piante c., le tallofite (alghe, funghi, ecc.) che, all’opposto delle cormofite, sono prive di fasci vascolari. 2. Carcere c. (o cellulare s. m.), carcere in cui i detenuti sono segregati ciascuno in una cella; come s. m., anche il carrozzone, diviso in scompartimenti, per il trasporto dei detenuti. 3. Suddiviso in varî scomparti; che presenta una successione di cavità comprese tra elementi pieni: doppio fondo c., nelle costruzioni navali, è il tipo più comune di doppio fondo; zona (o anche zattera) c., nelle navi militari, parte dello scafo minutamente suddivisa per ragioni di difesa. In partic., struttura c., di sostanze e materiali costituiti da aggregati di particelle separati l’uno dall’altro da vuoti macroscopici e, nella tecnica, struttura costituita da più elementi (cellule) sensibilmente uguali. 4. Per il telefono portatile chiamato telefono c., spesso abbreviato in cellulare s. m., v. telefono, n. 1 b.