celentanoide
agg. (iron.) Che ricorda Adriano Celentano. ◆ Nessuno può dire quanto durerà lo spettacolo. Ma di sicuro [Silvio] Berlusconi è già entrato nella parte. Non ha più lo sguardo ammiccante del presidente-diplomatico, né il sorriso celentanoide del presidente-candidato. (Massimo Gramellini, Stampa, 6 luglio 2004, p. 1, Prima pagina) • La campagna d’ottobre sta trasformando la televisione in una battaglia campale, decisiva per la politica italiana. Mai che i leader e i comprimari, dell’uno e dell’altro campo, dicano, anche con accenti celentanoidi: «Occhio, ragazzi, che la televisione è tutta intrattenimento». (Edmondo Berselli, Repubblica, 22 ottobre 2005, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal nome proprio (Adriano) Celentano con l’aggiunta del suffisso -oide.
Già attestato nella Stampa del 5 settembre 1993, p. 24, Spettacoli (Curzio Maltese).