cefalopodi
cefalòpodi s. m. pl. [lat. scient. Cephalopoda, comp. di cephalo- «cefalo-» e -poda (v. -pode)]. – Classe di molluschi, esclusivamente marini, che comprende seppie, polpi, calamari, ecc.; hanno simmetria bilaterale e conchiglia interna (che può anche mancare) o, nei tetrabranchiati, esterna. Sempre presenti sono invece: un organo imbutiforme aderente alla parete ventrale del corpo con la sua porzione basale, il piede, destinato alla propulsione del corpo a ritroso, mediante lancio d’un getto d’acqua, e il mantello, sacco che ricopre completamente il tronco, e delimita nella parte centrale una cavità in cui sporgono simmetricamente le branchie e sboccano i condotti dei sacchi renali. Le dimensioni sono molto diverse, da una decina di mm (maschio adulto di argonauta), a oltre 12 m, braccia comprese, nei giganteschi architeutidi. I cefalopodi, che compaiono fossili in varî periodi dal cambriano in poi, si dividono in tetrabranchiati e dibranchiati, suddivisi a loro volta in decapodi e octopodi.