cecita
cecità s. f. [dal lat. caecĭtas -atis, der. di caecus «cieco»]. – 1. a. Mancanza della vista definitiva o temporanea, assoluta o relativa a seconda che manchi, rispettivamente, ogni traccia di percezione visiva in entrambi gli occhi, oppure soltanto uno degli elementi che compongono l’atto visivo (senso luminoso, senso cromatico, percezione spaziale, stereoscopia, ecc.): essere colpito da c.; c. crepuscolare, c. notturna, sinonimi rispettivam. di emeralopia e di esperanopia. b. C. verbale, impossibilità, al di fuori di ogni compromissione del potere visivo, di comprendere il significato delle parole e delle cifre scritte; è sinon. di alessìa. 2. In senso fig., l’essere privo della capacità di riconoscere il vero o il bene, di intendere e giudicare la realtà dei fatti in sé e nelle loro possibili conseguenze: il male è spesso dovuto alla c. degli uomini; molti figli si sono guastati per la c. dei loro genitori.