cavita
cavità s. f. [dal lat. tardo cavĭtas -atis, der. di cavus «cavo1»]. – 1. L’essere cavo, incavato. 2. Più comunem., parte incavata, spazio vuoto: le c. del monte; s’eran formate nel legno tante piccole cavità. Con senso più concreto, oggetto cavo: c. risonante, in radiotecnica, conduttore cavo, riempito di un dielettrico omogeneo e isotropo, entro il quale possono essere eccitate onde elettromagnetiche stazionarie. In fisica, sinon. di lacuna. 3. In anatomia, qualsiasi spazio cavo nel corpo o nell’interno di uno dei suoi organi (c. orale, uterina, vescicale, ecc.). 4. In geologia, vuoto prodottosi in una roccia per fenomeni tettonici o di erosione chimica e meccanica, contemporaneamente (c. singenetiche) o posteriormente (c. epigenetiche) alla sua formazione. In speleologia, c.-barometro, grotte a lungo sviluppo orizzontale aventi due aperture in condizioni altimetriche o di esposizione diverse, per cui si generano differenze interne di pressione che determinano correnti d’aria ascendenti o discendenti.