cavata
s. f. [der. di cavare]. – 1. L’azione del cavare, quasi esclusivam. nell’espressione c. di sangue, salasso, e fig. spesa ingente, tassa gravosa. 2. In musica, propr. l’atto di «cavare» il suono da uno strumento a corde: la sua mano destra eseguiva la c. con un gesto largo e impeccabile (D’Annunzio); nell’uso com., la qualità (limpidezza, sonorità) del suono che si trae dalle corde: avere una buona, una bella cavata. ◆ Dim. cavatina (v.).