cavare [lat. cavare "rendere cavo, incavare scavando"]. - ■ v. tr. 1. a. [tirare fuori, anche nella forma cavarsi: c. un dente; c. due euro dal portafoglio] ≈ (lett.) asportare, estrarre, levare, rimuovere, togliere. ↑ strappare. ↔ immettere, infilare, introdurre. b. (estens.) [rimuovere una pianta e sim., dal terreno con tutte le radici] ≈ (lett.) divellere, estirpare, sbarbare, sradicare, (lett.) svellere. ↔ interrare, piantare. c. (lett.) [svestirsi di un capo, per lo più nella forma cavarsi: c. la camicia] ≈ levarsi, sfilarsi, spogliarsi (di), togliersi. ↔ indossare, infilarsi, mettersi. 2. a. [raggiungere un profitto, un risultato, un vantaggio] ≈ conseguire, (non com.) dedurre, derivare, guadagnare, ottenere, ricavare, riportare. b. (fig.) [appagare una voglia e sim., nella forma cavarsi: c. un capriccio] ≈ levarsi, soddisfare, togliersi. ■ cavarsi v. rifl. [trarsi dai guai, dagli impicci e sim., con la prep. da: c. da una brutta situazione] ≈ liberarsi, sottrarsi, togliersi. ↔ cacciarsi (in), (fam.) ficcarsi (in), impelagarsi (in), mettersi (in). ■ cavarsela v. pron. assol., fam. [uscire con poco danno e alla meglio da un pericolo, da una prova difficile, da una malattia e sim.: c. per miracolo] ≈ (fam.) farcela, riuscire, salvarsi, (fam.) scamparla.