castro
s. m. – Adattamento del lat. castrum, propr. «castello, fortezza», adoperato come termine storico (in alternanza con la forma latina) nel sign. che la parola assunse nel medioevo, per denotare cioè un centro giuridico e territoriale distinto sia dalla civitas sia dal contado, che raccoglieva la popolazione intorno al castello, tendendo a trasformarsi da strumento di guerra in organizzazione di vita cittadina; questo sign. è conservato in varî toponimi (Castrovillari, Castroreale, ecc.). In archeologia, indica l’impianto quadrangolare fortificato, con regolare suddivisione in cardini e decumani, che sta alla base di molte città italiche sorte dal sec. 4° a. C. in poi. Raro invece come adattamento del lat. castra «accampamento», col quale sign. sopravvive nel toponimo Castro Pretorio della Roma odierna.