cartone
cartóne s. m. [der. di carta, propr. accr.]. – 1. Carta molto grossa e consistente che serve a varî usi (fare scatole, copertine di libri, cartelle, ecc.), fabbricata essenzialmente con pasta di paglia e cartaccia; il suo peso supera di norma i 400 g per metro quadro di superficie: scatole, astucci, custodie di c.; fig.: uomo di c., di carattere debole; un eroe di c., un finto eroe, o di fama usurpata. Di fabbricazione e per usi speciali: c. ondulato, per imballaggi; c. catramato o bitumato, per impermeabilizzare coperture e per strutture leggere; c. fibra, v. fibra. 2. a. Disegno preparatorio a chiaroscuro o colorato che i pittori tracciano su un foglio di carta grande e consistente (di solito nello stesso formato del lavoro definitivo), prima di riportarlo, con vario metodo, sulla superficie destinata alla pittura o al mosaico o all’arazzo o alla vetrata: i c. di Raffaello per la Scuola di Atene. b. Disegno da riprodurre sulla stoffa, nella tessitura. c. C. animati (calco dell’ingl. animated cartoons, inesatto in quanto cartoon non significa «cartone», ma «disegno, vignetta»), nella tecnica cinematografica, lo stesso che disegni animati (v. disegno). 3. Cassa, imballaggio di cartone. Anche, quantità di roba, e spec. numero di bottiglie, contenuta in un cartone: un c. di barolo, di chianti riserva. ◆ Dim. cartoncino (v.); spreg. cartonùccio; pegg. cartonàccio.