carovana
(ant. caravana) s. f. [dal persiano kārwān]. – 1. a. Compagnia di viaggiatori, con bestie da soma e mercanzie, che, soprattutto nei secoli passati (oggi sempre più raramente), si univano per intraprendere assieme una traversata in zone deserte o troppo malsicure e disagevoli per il viaggiatore isolato. b. Denominazione data, nei corpi d’operazione coloniale, alle colonne di approvvigionamenti e rifornimenti. c. estens. Complesso di carri di girovaghi, fila di vetture, moltitudine di persone che si muovono in fila, e sim.: una c. di zingari; la c. del circo; una lunga c. di turisti; scherz.: sono arrivati i nostri cugini con tutta la c. dei loro figli. d. Nel linguaggio del giornalismo sportivo, il complesso delle squadre dei corridori, dei dirigenti, della giuria, dei meccanici, dei giornalisti e degli automezzi pubblicitarî, ecc., che in un giro ciclistico a tappe costituiscono il gruppo dei concorrenti e del seguito. 2. Anticam., il servizio marittimo che erano tenuti a fare i cavalieri di Malta e di S. Stefano; di qui l’uso fig. dell’espressione fare la c., percorrere la lunga strada per imparare un mestiere, fare il tirocinio, e sim.: lo conosce [il mondo], cugino mio, quanto voi: non è vero, padre? Dica, dica se non ha fatta la sua c.? (Manzoni). 3. Carro chiuso, con pareti in legno e copertura in lamiera, che costituisce l’alloggio del macchinista addetto a lavori di cilindratura stradale. 4. Organizzazione di tipo cooperativistico tra facchini o scaricatori, spec. portuali.