carobanca
(caro-banca, caro-banche), s. m. Aumento del costo dei servizi offerti dalle banche. ◆ In pratica ci si può difendere dal carobanca riducendo le operazioni, soprattutto limitando l’uso spesso eccessivo e quindi molto costoso del bancomat o l’emissione di assegni per somme modeste. (Roberto Bencivenga, Gazzetta del Mezzogiorno, 22 novembre 2004, p. 17, Soldi nostri) • secondo l’Ocse l’Italia guida la classifica del caro-banca con 252 euro seguita da Germania (223 euro), Svizzera (159), Norvegia (131) e Usa (126), Paesi -- fa notare l’Adusbef -- con un potere di acquisto ben superiore al nostro e «con un indice di concorrenza, trasparenza, correttezza e di erogazione di servizi bancari di qualità molto più elevato». (R. E. S., Stampa, 13 novembre 2005, p. 19, Economia) • [tit.] Caro-banche / L’indagine / Conti correnti bancari carissimi / L’Antitrust: tra i più alti d’Europa, in media 182 euro l’anno / L’Abi respinge le accuse (Adige, 6 febbraio 2007, p. 4, Attualità).
Composto dal confisso caro- aggiunto al s. f. banca.
Già attestato nel Corriere della sera del 14 gennaio 1995, p. 22, Economia, nella variante grafica caro banca.