caro-mare
(caro mare), s. m. inv. Aumento del costo dei beni e dei servizi di cui si usufruisce d’estate nelle località balneari. ◆ [tit.] Caro mare / Ecco i prezzi contestati (Secolo XIX, 10 giugno 2003, p. 23, Sarzana-Lunigiana) • La polemica sui rincari non scuote Simona Mancini, presidente di Balnearia, l’associazione degli stabilimenti di Fregene: «In molti casi i prezzi sono fermi addirittura al 2001. E parlare di caro mare è deleterio: contribuisce a tenere lontani i bagnanti dalle spiagge». (Alessandro Fulloni, Corriere della sera, 17 maggio 2004, p. 48, Cronaca di Roma) • Puntuale, con l’avvicinarsi della stagione balneare è arrivato il caro-mare. Per una giornata sotto l’ombrellone una famiglia di 4 persone spende dai 60 agli oltre 250, ma nel 2005 si partiva da 50 euro, il 20% in meno rispetto all’estate già «bollente» di quest’anno. (Francesca Filippi, Messaggero, 17 giugno 2007, p. 13, Cronache).
Composto dal confisso caro- aggiunto al s. m. mare.
Già attestato nella Stampa del 13 luglio 1995, Savona, p. 5, nella variante grafica caro mare.
V. anche caro-estate.