carcassa
s. f. [prob. da carcasso, ant. variante di turcasso; cfr. il sign. 3, che è il più antico]. – 1. a. Le ossa che formano la cavità toracica degli animali. Anche, più genericam., scheletro di un animale morto; in partic., in macelleria, c. di pollo, di gallina, il corpo dell’animale ucciso e spennato, privato della carne del petto. b. fig., scherz. Il corpo dell’uomo quando è sfatto e malandato: regge coi denti la sua c.; Ore e ore Ho strascicato La mia c. (Ungaretti). 2. estens. a. L’insieme dell’ossatura (chiglia, paramezzali, correnti, coste, ecc.) di un bastimento. b. I resti di uno scafo dopo un naufragio o durante la demolizione; spreg., bastimento, veicolo, ecc., in pessimo stato. c. non com. Fusto di filo di ferro per capelli da donna, che veniva usato un tempo come sostegno nelle acconciature alte. d. Ossatura di supporto di una macchina; in partic., in una macchina elettrica, parte dello statore, in forma di anello cilindrico su cui sono fissati i nuclei magnetici e gli avvolgimenti. e. La struttura resistente dei pneumatici, costituita dalla sovrapposizione di tele gommate composte di fibre tessili o fili d’acciaio. 3. ant. Specie di bomba fatta con uno scheletro di ferro e tela, ripieno di materie infiammabili.