carabattola
carabàttola s. f. [alteraz. del lat. grabāttus, dim. grabattŭlus «lettuccio» (dal gr. κράβατος o κράβαττος), diffuso attrav. la frase evangelica di Gesù al paralitico «Surge, tolle grabattum tuum, et ambula» (Marco 2,9), interpretata popolarmente come se la parola significasse «roba di poco valore»; il mutamento fonetico e semantico è documentato da due passi letterarî: uno dell’ Aretino (Sei giornate, 221) che traduce il passo evangelico così: «toglie garabattulo tuo e ambula»; e uno di L. Salviati (Il granchio, 105) che così lo riecheggia: «per non avere saputo ... tor le carabattole, ed ambular»], fam. – Oggetto di poco conto, masserizia di nessun pregio; spec. nella frase ha preso le sue c. (le sue robe) e se n’è andato, o altre simili. Fig., bazzecola, cosa da poco. Si usa per lo più al plurale.