caput mortuum
〈kàput mòrtuum〉 locuz. lat. (propr. «capo morto»), usata in ital. come s. m. – 1. Nel linguaggio degli alchimisti, residuo di distillazione o di calcinazione. L’espressione è stata poi usata anche in senso estens. e fig., talora tradotta nella forma ital. capomorto (v.). 2. In chimica, nome con cui si indicava un tempo il sesquiossido di ferro (noto anche con il nome di rosso inglese e con altre denominazioni), ottenuto come residuo della distillazione secca del solfato ferrico; finemente polverizzato, viene usato come smeriglio per lenti e gemme, e come pigmento.