captativo
agg. [der. di captare]. – In psicanalisi, è così qualificata la tendenza istintuale del bambino, spec. nei primi mesi di vita, ad appropriarsi di ciò che lo circonda; si dice talora anche dei comportamenti dell’adulto quando rivelano persistenza di atteggiamenti infantili o immaturi: madre c., incapace di lasciare al proprio bambino un po’ alla volta la sua autonomia.