capostaff
(capo staff), s. m. Chi è a capo di un gruppo di lavoro. ◆ [tit.] Politica & denaro, vanno di moda i «non professionisti» che spendono (e anche tanto) di tasca propria / A [Erskine] Bowles, il capo staff di [Bill] Clinton, l’incarico è già costato 150 miliardi di lire (Foglio, 27 maggio 1998, p. 4) • La Francia ha inviato in Libano un mediatore, il suo capo staff Claude Guéant, per cercare di condurre i leader libanesi antagonisti a un accordo per l’elezione di un nuovo capo di stato, (Nicola Mirenzi, Europa, 10 novembre 2007, p. 6, Euromondo) • Una valanga di numeri quella fornita dall’assessore [Enrico] Cardillo e dal suo capostaff Antimo Manzo. Quante sono allora le utenze non domestiche? La bellezza di 77 mila 896, ma quelle registrate alla Tarsu sono solo 62 mila 317 ovvero l’80 per cento. Il gettito teorico (quello prodotto sommando anche le utenze non registrate) è di 65 milioni e 700 mila euro, quello effettivo di 57 milioni e 600 mila euro. A conti fatti il Comune è riuscito a riscuotere solo 34 milioni e 500 mila euro ovvero il 60 per cento del gettito effettivo. (Luigi Roano, Mattino, 17 marzo 2008, p. 22, Napoli).
Composto dal confisso capo- aggiunto al s. m. inv. staff, di origine ingl.
Già attestato nella Repubblica del 18 novembre 1988, Affari & Finanza, p. 55 (Eugenio Occorsio).