capitis deminutio
‹kàpitis deminùzzio› locuz. lat. – Frase che in origine indicava la perdita di un individuo da parte di un gruppo (il quale subiva pertanto la «diminuzione di un capo»), e passata poi a indicare, nell’ordinamento giuridico romano, il mutamento della posizione giuridica dell’individuo stesso rispetto al gruppo (con il senso quindi di «diminuzione della personalità giuridica»), conseguente alla perdita, per cause varie, di alcuni diritti civili. Nel linguaggio corrente, l’espressione, spesso enunciata nella forma deminutio capitis, è usata a significare perdita di prestigio, di autorità, di grado e sim.