caparra
s. f. [prob. comp. di capo e arra]. – 1. Somma di denaro o quantità di altre cose fungibili che, nei contratti con prestazioni corrispettive, una parte dà all’altra al momento della conclusione del contratto, con lo scopo da un lato di rafforzare il contratto, e dall’altro come garanzia di risarcimento del danno in caso di inadempimento; più genericam., nel linguaggio com., acconto, versamento anticipato: dare, versare la c.; perdere la caparra. Per i due tipi di caparra, la c. confirmatoria e la c. penitenziale, v. rispettivam. confirmatorio e penitenziale. 2. fig. Garanzia, pegno: senza avere una minima c., dargli in mano un povero curato! (Manzoni); la virtù antica del giovine liberatore d’Italia era c., secondo me, di pronta giustizia (I. Nievo).