calmare
v. tr. [der. di calma]. – 1. Ridurre alla calma, quietare, placare: Eolo calmò i venti; vedendo il ragazzo così agitato, cercai di calmarlo; c. l’ira, lo sdegno, le passioni, i nervi; c. il dolore, renderlo meno acuto. Come intr. pron., tornare in calma, quietarsi: il mare si sta calmando; il suo furore si calmò a poco a poco; càlmati, non gridare così; si calmi, non è nulla (a persona che si agita, che è in ansia). 2. In siderurgia, sottoporre l’acciaio fuso all’operazione del calmaggio, che si attua particolarm. nella preparazione degli acciai legati: acciai calmati; acciai non calmati o semicalmati, quelli comuni. ◆ Part. pres. calmante, anche come agg. e s. m. (v. la voce).