calendula
calèndula (o calèndola) s. f. [der. del lat. calendae «calende» (da cui anche il lat. scient. Calendula), perché, nella bella stagione, fiorisce ogni mese]. – 1. Erba perenne del Mediterraneo (Calendula officinalis), detta anche fiorrancio o calta, spesso coltivata per aiuole; i suoi fiori, di colore giallo o arancio, si usano come sedativi, emmenagoghi e sudoriferi. 2. In botanica, genere delle composite tubuliflore (lat. scient. Calendula), con una ventina di specie, della regione mediterranea: sono erbe annue o perenni, o suffrutici, con capolini a fiori gialli, quelli esterni femminili ligulati, quelli interni ermafroditi tubulosi. Ne fanno parte la comune calendula e una specie più piccola di questa (Calendula arvensis), frequente in Italia, chiamata anche calta selvatica o fiorrancio dei campi.