cadente
cadènte agg. [part. pres. di cadere]. – 1. Che cade, ma per lo più con sign. particolari: una casa c., vecchia, in rovina, che minaccia di crollare da un momento all’altro; Dagli atri muscosi, dai Fori cadenti (Manzoni); stelle c., le meteore che, con vivida scia, attraversano l’atmosfera; anno c., mese c., quello in corso o che volge al termine; il sole c., che tramonta, e per estens. dì c., il giorno che sta per finire: E il dì c. con un ghigno pio Tra i verdi cupi roseo brillò (Carducci); luna c., tramontante: Placida notte, e verecondo raggio Della c. luna (Leopardi); età c., la vecchiaia; un vecchio c., decrepito. In araldica, attributo della freccia, della stella a cinque raggi con la punta o con un raggio rivolto in basso, della cometa, delle gocce, delle mele granate, delle pigne, con la coda o con la parte appuntita o con i picciòli volti verso l’alto. 2. Nella tecnica fotografica, linee c., linee del soggetto (soprattutto motivi architettonici, spigoli di edifici e monumenti, ecc.) che sono in realtà parallele, ma risultano convergenti nella sua immagine per la deformazione prospettica ottenuta col tenere inclinata, durante la presa, la macchina fotografica. 3. s. m. o f. C. piezometrico (o piezometrica), in una corrente liquida, l’abbassamento della quota piezometrica per unità di percorso.