buonsensista
agg. (iron.) Ispirato dal buonsenso. ◆ Cominciamo dalle pensioni. Con l’aumento delle aspettative di vita, [Francesco] Rutelli non ritiene scandaloso che stia al lavoro più a lungo almeno chi fa un mestiere non usurante. «Quando si affronta il tema mi prendono delle furie. Rispettosamente e amicalmente consiglierei a Rutelli di smetterla di dire queste cose “buonsensiste” che non hanno alcun fondamento sociale o scientifico. Gli operai hanno la stessa attesa di vita media di altri strati della popolazione? La risposta è no, è mediamente inferiore» [Fausto Bertinotti intervistato da Gigi Riva dell’«Espresso»]. (Liberazione, 7 agosto 2004, p. 7, La politica) • Minimalismo buonsensista, come per dire che gli economisti fanno discorsi apocalittici sul declino economico, che gli industriali dipingono la Cina come un lungo fantasma minaccioso, che [Romano] Prodi continuerà a blaterare contro il «massacro» sociale praticato dal centrodestra: (Edmondo Berselli, Repubblica, 30 settembre 2004, p. 19, Commenti).
Derivato dal s. m. buonsenso con l’aggiunta del suffisso -ista.
Già attestato nel Corriere della sera del 3 novembre 1995, p. 35, Spettacoli (Tullio Kezich), usato come s. m. pl.