buono casa
(buono-casa), loc. s.le m. Incentivo economico concesso, dal governo o da un’amministrazione locale, alle famiglie per sovvenzionare l’acquisto o l’affitto della casa di abitazione. ◆ il Comune si arrabatta come può per recuperare alloggi e ha recentemente deliberato il bando per i «buoni casa» che dovrebbe permettere a 10.000 famiglie di ricevere un contributo per l’affitto nel 2005, ma è evidente che questo tipo di misure rappresenta solo un tampone temporaneo. (Fabrizio Mattesini, Corriere della sera, 17 novembre 2004, p. 47, Cronache) • Buono casa da 105 milioni di euro per le famiglie in difficoltà e proroga degli sfratti di 4 mesi, fino al 30 settembre, ma solo in due città, Roma e Napoli, quelle con più di 400 sfrattati. Il decreto legge varato dal consiglio dei ministri per affrontare la tensione abitativa, dopo il termine di proroga scaduto a marzo scorso, riesce a scontentare sia inquilini che proprietari. (Adige, 21 maggio 2005, p. 5, Attualità) • l’assessore all’Urbanistica [Carlo] Masseroli […] vorrebbe anche arrivare a un «buono-casa» del Comune per pagare gli affitti popolari e calmierati. Ma quella è la sua proposta per il futuro. (Giuseppina Piano, Repubblica, 3 marzo 2008, Milano, p. II).
Composto dal s. m. buono e dal s. f. casa.
Già attestato nel Corriere della sera del 18 gennaio 1992, p. 33.
V. anche bonus casa, buono-alloggio.