bullo
(settentr. bulo) s. m. e agg. [etimo incerto], region. – 1. Giovane arrogante, violento, teppista, bravaccio: un giovinastro di mala vita, uno di quelli che si chiamavano «buli» (Bacchelli); Lui disse da vero bullo: «Ma a te che te ne frega?» (Moravia). Come agg., non com., sfrontato, spavaldo: con aria bulla. 2. In senso meno deprezzativo, bellimbusto, persona che ostenta la sua vanità maschile in abiti e atteggiamenti di ricercata, fatua e, di solito, pacchiana eleganza. ◆ Dim. bullétto.