buco² s. m. [etimo incerto] (pl. -chi). - 1. a. [piccola apertura, per lo più tondeggiante, variamente profonda o che va da parte a parte: un b. nel muro; un b. in una calza] ≈ (region.) buso, foro, (non com.) pertugio, (region.) pertuso. ‖ buca, cavità, fosso, occhiello, orifizio. ⇑ apertura. ● Espressioni: fig., fam., buchi del mento (o delle gote) ≈ fossette; fam., buchi del naso ≈ nari, narici; fig., fare un buco nell'acqua ≈ fallire. ↔ riuscire; fig., non cavare un ragno dal buco ≈ fallire. ↔ riuscire. b. (fig., fam.) [somma mancante nel bilancio di un'azienda e sim.] ≈ ammanco, passivo, perdita. ↔ attivo, avanzo. ● Espressioni: fare un buco in cassa ≈ rubare; fare un buco nel patrimonio ≈ dilapidare, dissipare, scialacquare. ↔ accumulare, risparmiare. c. (gerg.) [iniezione di droga] ≈ (gerg.) pera. ● Espressioni: farsi un buco ≈ drogarsi, (gerg.) farsi, (gerg.) sballarsi. 2. (fig.) a. [luogo angusto e riposto] ≈ antro, grotta, nascondiglio, recesso, rifugio, tana. b. [casa piccola, misera e buia] ≈ bicocca, bugigattolo, casupola, catapecchia, spelonca, stamberga, topaia, tugurio. ↔ magione, palazzo, reggia, villa. 3. (fig.) [tempo libero in una prestazione di lavoro continuativo, in partic. nell'orario di lezione degli insegnanti] ≈ break, interruzione, intervallo, pausa.