brezza
bréżża s. f. [etimo incerto]. – Vento locale e regionale di durata breve, non oltre le 12 ore, che si ripete con regolarità, nelle stesse ore del giorno, lungo le coste marine e dei grandi laghi, spirando dal mare di giorno (b. di mare) e da terra la notte (b. di terra), in seguito al disuguale riscaldamento di giorno, e raffreddamento di notte, della terraferma e dell’acqua: spira, soffia una leggera b.; i sentieri erano deserti. E la b., che muoveva la cenere, sembrava rovistare nella tristezza degli uomini (Francesco Biamonti). Analogam., b. di monte, quella che nelle regioni montane spira dopo il tramonto dalle quote alte verso quelle basse, b. di valle, quella che, in senso inverso, spira di giorno dalle quote basse verso quelle alte. ◆ Dim. breżżétta, breżżettina, e più com. breżżolina: tirava una brezzolina sorda, uguale, sottile (Manzoni).