bottiglia
bottìglia s. f. [dallo spagn. botilla «recipiente per vino» che è il lat. tardo bŭ(t)ticŭla, dim. di buttis «botte»]. – 1. a. Recipiente per liquidi, generalm. di vetro o di materiale plastico, di forma cilindrica o rigonfia con collo più o meno lungo e capacità tra ¼ di litro e 1 litro o poco più (secondo la norma ufficiale, anche più grande, ma comunque di capacità inferiore a 3 litri): b. da vino, da birra, da spumante; b. bordolese, renana, borgognona, sciampagnotta (a seconda del tipo); riempire una b. d’acqua, di vino, ecc.; stappare, vuotare una b. (anche nel senso di berne il contenuto fino all’ultimo); vino di b., in bottiglia, vino scelto e imbottigliato (in contrapp. a quello venduto a litro o infiascato); come apposizione, invar., verde b., colore verde scuro, caratteristico del vetro usato spesso per le bottiglie. b. Spesso s’intende il recipiente e il contenuto insieme: una b. di barolo, una b. di anisetta; una b. di gran marca; e per metonimia, anche il solo liquido (vino o liquore) contenuto: ci siamo bevuti tre b. di spumante; assol., bersi una b. (o sim.), s’intende di vino. c. L’espressione collo di bottiglia, oltre al senso proprio, è adoperata spesso con il sign. fig. di strozzatura, per indicare per es. il restringimento di una strada, di un passaggio; nel linguaggio econ. (per traduz. dell’ingl. bottleneck) indica un ostacolo, una difficoltà che rallenta al di sotto del livello desiderato il flusso di produzione di una merce o di un servizio. 2. B. incendiaria: rudimentale ordigno di offesa, costituito da un recipiente di vetro riempito di liquido infiammabile (per lo più benzina) e munito di una miccia per farlo esplodere; un tipo di questi ordigni, vera e propria bomba esplosiva, è correntemente noto come bottiglia Molotov, dal nome dell’uomo di stato e ministro degli esteri sovietico V. M. Molotov. 3. Il termine è esteso anche a recipienti di forma e destinazione diverse, usati nella tecnica e a scopo scientifico: b. di lavaggio (o b. di Drechsel o b. di Woulfe), dispositivo di vetro di forma diversa usato per far gorgogliare in un liquido un gas allo scopo di depurarlo; b. di Leida (o di Leyda), condensatore costituito da un recipiente di vetro sulle cui facce, interna ed esterna, sono incollate due lamine metalliche che fungono da armature: usato nelle prime esperienze di elettrostatica e ora nelle esperienze didattiche. 4. Nelle navi del passato, nome con cui si indicavano sia gli ornamenti sporgenti che a poppa mascheravano la curvatura dello scafo e che servivano anche per le funzioni igieniche del personale di bordo, sia le cannoniere che sporgevano dalle murate per dare alle artiglierie maggior campo di tiro verso prora o verso poppa. 5. In matematica, b. di Klein, o otre di Klein (dal nome del matematico ted. F. Klein, 1849-1925), superficie topologica a una sola faccia (cioè priva di bordi e tale che è possibile percorrerla da un punto interno a uno esterno senza attraversarla), che si può immaginare costruita a partire da una superficie cilindrica, aperta agli estremi, la quale sia ripiegata in modo che uno dei due bordi circolari attraversi la superficie, penetri nell’interno e si congiunga con l’altro bordo lungo una circonferenza. ◆ Dim. bottigliétta (una bottiglietta d’acqua, di profumo, ecc.), bottiglina; accr. bottiglióna e, più com., bottiglióne m. (v.); pegg. bottigliàccia.