boroterapia
s. f. Terapia antitumorale basata sull’iniezione di boro nel sangue e sulla sua successiva attivazione mediante generatori a fusione nucleare. ◆ «Non va dimenticato - ha sottolineato il rettore dell’ateneo pavese, Roberto Schmid - che il Centro sarà realizzato in un contesto più ampio di tecnologia avanzata, vicino a strutture di ricerca e sviluppo che già utilizzano le particelle ionizzanti. Insomma, si tratta di un progetto che s’inserisce nel programma di boroterapia di cui Pavia attualmente è centro di sperimentazione a livello mondiale». (Donatella Mele, Corriere della sera, 4 dicembre 2003, p. 54, Lombardia) • «Il San Giovani antica sede, con i suoi rapporti con il Politecnico, e lo stesso Candiolo (senza dimenticare la radiologia dell’Umberto I), sommerebbero le loro potenzialità tecnologiche, in particolare per quanto riguarda la radioterapia e la boroterapia» [Oscar Bertetto intervistato da Alberto Custodero]. (Repubblica, 12 aprile 2005, Torino, p. III) • Sempre a Torino, presso la facoltà di Fisica, in attesa di essere collocata al «San Giovanni Antica Sede», c’è una macchina che genera neutroni e che è utile per la boroterapia, in grado cioè di iniettare la sostanza nociva solo per le cellule tumorali del fegato, che quindi vengono distrutte selettivamente. (Michela Tamburrino, Stampa, 15 febbraio 2006, tutto Scienza e tecnologie, p. 2).
Composto dal s. m. boro e dal s. f. terapia.