borderline
‹bòodëlain› s. e agg., ingl. [comp. di border «limite, confine» e line «linea»], usato in ital. come agg. – Termine che, in inglese, significa «linea di confine, linea di demarcazione» e, usato come agg., in funzione attributiva, «che è al limite fra due condizioni definite», quindi «in posizione marginale» (in partic., b. case «caso limite»); con sign. analogo, e come agg., è usato anche in ital., per es. nel linguaggio medico, per significare posizione intermedia, al confine tra lo stato normale e quello patologico: un paziente b. o in stato b. (per es., in psichiatria, con riferimento a soggetto che è al limite tra la normalità e la psicosi); anche in valutazioni quantitative: una pressione arteriosa b.; una glicemia ai valori borderline.