bonificare
v. tr. [dal lat. mediev. bonificare, comp. di bonus «buono» e tema di facĕre «fare»] (io bonìfico, tu bonìfichi, ecc.). – 1. a. Prosciugare e risanare con opere tecniche e idrauliche terreni malsani e paludosi, rendendoli così adatti a lavori agricoli. b. Eseguire, in una zona prosciugata o povera di acque, di abitazioni, ecc., tutte quelle opere fondiarie che la rendano efficiente ai fini della produzione e dell’insediamento umano. 2. Compiere le operazioni di bonifica dei campi o dei terreni minati; risanare zone colpite da aggressivi chimici; restituire a condizioni di equilibrio naturale territorî gravemente inquinati o danneggiati dal punto di vista ecologico. 3. fig., non com. Risanare moralmente eliminando o allontanando quanto è causa di corruzione e di vizio: b. gli ambienti in cui si annida la malavita. 4. Nel linguaggio della tecnica, depurare, rettificare; in partic., sottoporre l’acciaio al trattamento termico di bonifica. 5. a. Nel linguaggio comm., abbonare una somma, concedere un abbuono. b. Nel linguaggio banc., ordinare o eseguire un bonifico. ◆ Part. pass. bonificato, anche come agg.: zone bonificate, terreni bonificati, acciaio bonificato.