bocciare
v. tr. [der. di boccia; nel sign. 2, secondo il modello dell’ingl. (to) blackball «dare palla nera»] (io bòccio, ecc.). – 1. Nel gioco delle bocce, colpire con una bocciata una palla dell’avversario. Analogam., nel gioco delle boccette, colpire con la propria palla la palla dell’avversario o il pallino per atterrare i birilli. 2. Respingere, non approvare (una legge, un progetto, una proposta, una candidatura e sim.); fam., respingere a un esame o alla fine dell’anno scolastico: sono stato bocciato al ginnasio; la commissione ha bocciato più della metà dei candidati. Frequente soprattutto nel passivo, essere respinto: è stato bocciato a luglio e dovrà ripetere l’anno; assol., essere bocciato, essere respinto; o rimandato alla sessione autunnale; in Toscana, con quest’ultimo sign., anche intr. (aus. essere): temo di bocciare; mio fratello è bocciato a luglio e ora deve ripetere l’esame. ◆ Part. pass. bocciato, anche come agg. e s. m.: gli scolari bocciati; i bocciati nella sessione di luglio.