bobina
s. f. [dal fr. bobine «rocchetto»]. – 1. Complesso di spire di un filo, cucirino o no, avvolto ordinatamente sopra un supporto (costituito generalmente da un tubetto) in forme che variano, secondo gli scopi, da quella cilindrica a quella troncoconica semplice o doppia. Nell’industria tessile, sinon. di spola, cioè il filato avvolto sul suo supporto. 2. Rotolo di pellicola (cinematografica), di nastro magnetico, di nastro dattilografico, ecc., avvolto intorno a un supporto leggero, metallico o di materiale plastico, costituito da un perno o cilindretto che collega al centro due dischi paralleli, di solito traforati, di diametro commisurato alla lunghezza, generalmente prefissata, della pellicola o del nastro. Anche il supporto stesso. 3. Rotolo di carta avvolto a nastro su sé stesso con o senza il perno o cilindretto centrale; in partic., il rotolo di banda perforata per l’inserzione dei dati in un calcolatore elettronico, di solito montato su un rocchetto. Nell’industria grafica e cartotecnica, grande rotolo formato dall’avvolgimento del foglio continuo di carta o cartone su apposita anima di cartone pressato. 4. In elettrotecnica, genericam., rotolo di filo conduttore, avvolto o no su un supporto. In partic.: b. d’induttanza, filo conduttore, nudo o ricoperto da una guaina isolante, avvolto su un adatto supporto in modo da realizzare in un piccolo volume una relativamente elevata induttanza; b. d’accensione, il rocchetto d’induzione usato nel sistema d’accensione a spinterogeno dei motori a combustione interna; b. d’arresto, o di blocco, o di choc, o strozzatrice, bobina ad alta induttanza, destinata ad offrire un’elevata impedenza per correnti di frequenza relativamente alta.