blues
‹blùu∫› s. pl. angloamer. [dalla locuz. ingl. (to) feel blue «esser malinconico», propr. «sentirsi blu»], usato in ital. al masch. sing. – Forma di canto popolare afroamericano, adottata dal jazz, avente uno schema strofico e un giro armonico caratteristici; nati probabilmente ai primi del sec. 20° negli Stati Uniti d’America tra i neri degli stati meridionali, che esprimevano i loro sentimenti in lamenti individuali, i blues si svilupparono poi in una specie di ballata, di cui sono soggetti prevalenti la situazione di schiavitù, le frustrazioni che ne conseguono, e la dolorosa sfiducia in una giustizia terrena, articolata nella constatazione della mutevolezza degli uomini e delle donne, nell’ossessivo richiamo del sesso e nel lamento per gli inganni femminili.