bivacco
s. m. [dal fr. bivac, bivouac, che è prob. dal ted. svizz. biwacht «guardia notturna di riserva»] (pl. -chi). – 1. Sosta all’aperto, di breve durata e per lo più notturna, di truppe in movimento, o di gruppi di persone in viaggio, durante una lunga marcia, e sim.: il b. degli zingari intorno ai fuochi. 2. In alpinismo, sosta notturna nel corso di ascensioni che si prolungano per più di una giornata, possibilmente al riparo dalla caduta di pietre, dall’acqua e dal vento; può effettuarsi in una tenda portatile o in una grotta naturale o anche sul fondo di un piccolo crepaccio; si può essere costretti anche a un bivacco in parete su una cengia rocciosa. B. fisso, piccola costruzione in legno e lamiera con tetto a forma semicircolare o ellittica, fornito di posti letto e di materiale per il pernottamento fino a un massimo di 10 alpinisti, situato in genere all’attacco di impegnativi itinerarî di ascensioni.