bismuto
s. m. [dal lat. mod. bisemutum, latinizzazione dell’arabo iṭmid (o, secondo altri, del ted. Wismut, che ancor oggi designa il bismuto)]. – Elemento chimico tri- e pentavalente, di simbolo Bi, numero atomico 83, peso atomico 208,98, appartenente al V gruppo del sistema periodico, sottogruppo dell’azoto. Oltre che in numerosi composti minerali, si trova allo stato nativo in forma di cristalli romboedrici o, più spesso, in aggregati, massicci, granulari, arborescenti; si usa principalmente per leghe facilmente fusibili e per la preparazione di farmaceutici. Tra i suoi composti: carbonato di b., basico, usato in medicina come antiacido, assorbente, astringente; nitrati di b., il più noto dei quali è il sottonitrato o magistero di b., usato come astringente e disinfettante intestinale, antisettico, ecc.; ossidi di b., dei quali l’unico ben definito è il triossido, usato negli smalti per ferro e nei colori per ceramica. Si hanno inoltre composti organici, usati in passato nella terapia di certe affezioni gastro-intestinali, nella cura della lue, ecc.