binge eating
(binge-eating) locuz. s.le m. inv. Disturbo alimentare consistente in un consumo compulsivo, vorace, disordinato, e, spesso, furtivo, di grandi quantità di cibo; disturbo da alimentazione incontrollata (v.). ◆ Se l'ultima novità nel campo dei disturbi alimentari si chiama binge-eating, "mangiare abbuffandosi", secondo le proiezioni degli studiosi Usa la scienza arriverà a prevenire la maggior parte della malattie psichiatriche. (al. cus., Repubblica, 11 gennaio 2000, Cronaca) • "Non curiamo l'anoressia, la bulimia o il binge eating: curiamo la persona, che ha un misto di meccanismi mutevoli che si manifestano di volta in volta nell'una o nell'altra forma", sintetizza Dalle Grave. Per ora i risultati sembrano positivi, e forse questa nuova strategia potrà dare uno strumento in più per combattere forme di disagio che colpiscono milioni di persone. (Marco Cattaneo, Scienze.it, 28 ottobre 2014) • Il primo farmaco specifico contro il binge-eating, l’abbuffata di cibi inarrestabile e improvvisa: annuncia di averlo approvato la famosa Food and Drug Administration (Fda) che è l’organo Usa preposto a dire sì o no all’entrata in commercio dei cibi e delle medicine. (Fondazione Veronesi.it, 18 marzo 2015, Articoli).
Dall’espressione ingl. binge eating (disorder) a sua volta composta dal s. binge (‘abbuffata’) e dal v. (to) eat (‘mangiare’).