biglietto elettronico
loc. s.le m. Titolo di viaggio acquistato attraverso la rete telematica. ◆ Il mondo del trasporto aereo sta entrando nell’era del biglietto elettronico (o e-ticket): esiste solo nel computer e facilita, o almeno dovrebbe facilitare, la vita dei passeggeri e degli addetti ai lavori. Tagliandi di volo addio, tutto quanto riguarda il viaggio è registrato in un file personale contenuto nel sistema operativo della compagnia aerea. (Sole 24 Ore, 30 ottobre 2000, p. 8, Italia-Economia) • Criticavano Atm che avrebbe lasciato a piedi i milanesi in una notte ad alto rischio per gli incidenti stradali. Ora la decisione di Atm. «Viste le richieste pervenute abbiamo deciso di estendere il servizio in via sperimentale per permettere a tutti di tornare a casa in sicurezza. Dopo Capodanno verificheremo i dati di transito sui mezzi, rilevabili grazie ai biglietti elettronici: se l’iniziativa avrà avuto successo la riproporremo l’anno prossimo». (Franco Vanni, Repubblica, 30 dicembre 2007, Milano, p. VII) • Tutto ha avuto inizio nel giugno 2004, con il programma «Simplifying the business»: via libera al biglietto elettronico, per rendere viaggi (di passeggeri) e spedizioni (di merci) più convenienti ed efficienti. Del programma messo a punto dagli esperti Iata fanno parte vari progetti: si va dalle carte d’imbarco con codici a barre alle postazioni per il check-in «self service». Passando, ovviamente, per l’emissione elettronica. Con un e-ticketing (da electronic ticket, appunto, «biglietto elettronico») destinato a coprire tutta la rete degli associati, i risparmi per il settore, fa il punto Bisignani, si aggirano complessivamente intorno ai 5 miliardi di dollari. All’anno. (Gabriela Jacomella, Corriere della sera, 23 febbraio 2008, p. 25, Economia).
Composto dal s. m. biglietto e dall’agg. elettronico, ricalcando l’espressione ingl. electronic ticket.
Già attestato nella Repubblica del 9 febbraio 1989, p. 24, Spettacoli, con riferimento al biglietto di ingresso a uno spettacolo.
V. anche e-ticket.