bezoar
beżoàr (anche benżoàr, belzüàr e altre varianti) s. m. [dal lat. mediev. bezoar, e questo dal pers. pādzahr «contravveleno», attrav. l’arabo bāzahr o bādizahr]. – 1. Nella medicina orientale e medievale, nome di concrezioni che si formano nell’apparato digerente dei ruminanti, cui fu attribuita efficacia come contravveleni (sembra si trattasse di concrezioni biliari e talvolta di coproliti con guscio calcareo). 2. Pianta dell’America Centr. (Dorstenia contrayerva) della famiglia moracee, la cui radice è tuttora usata nella medicina popolare dei paesi d’origine come antidoto contro la morsicatura dei serpenti velenosi. 3. Capra selvatica (Capra hircus) del Caucaso, dell’Anatolia, dell’Iran e di Creta.