berlusconista
s. m. e f. e agg. Sostenitore e seguace di Silvio Berlusconi. ◆ «Mortadella», «buffone»: perfino gli epiteti piuttosto ovvi indirizzati al presidente del Consiglio non fanno pensare a un’organizzazione raffinata, a un’imboscata preparata con cura da pasdaran berlusconisti; piuttosto all’espressione di un’antipatia istintiva, rivolta a [Romano] Prodi in quanto rappresentante del potere e delle istituzioni, oltreché di una politica infinitamente distante dai desideri e dai bisogni, sicuramente indotti ma reali, dei giovani richiamati a Bologna dall’immagine e dal mito della «macchina». (Edmondo Berselli, Repubblica, 11 dicembre 2006, p. 1, Prima pagina) • Qualunque cosa faccia, Berlusconi resta il più sorprendente dei condottieri. Ricacciato nelle retrovie a Palazzo Madama, risorge a San Babila alla guida di nuove truppe post sanculotte e populiste (bonapartiste-berlusconiste? Chissà). (Maria Laura Rodotà, Corriere della sera, 21 novembre 2007, p. 2, In primo piano) • Ripenso a tutte le volte che ci hanno detto: se criticate il governo sulle sue politiche sociali, sulle politiche economiche, sulla sua subalternità a Confindustria, sull’Afghanistan... rischiate di fare il gioco di Berlusconi. Ogni prezzo vale l’antiberlusconismo. Ora mi chiedo se vale anche il prezzo di dichiararsi più berlusconisti di Berlusconi… (Piero Sansonetti, Liberazione, 19 gennaio 2008, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal nome proprio (Silvio) Berlusconi con l’aggiunta del suffisso -ista.
Già attestato nella Repubblica del 14 gennaio 1994, p. 43, Televisione (Leandro Palestini).