belare
v. intr. [lat. tardo bēlare, class. balare, onomatopeico] (io bèlo, ecc.; aus. avere). – 1. Emettere belati: le pecore, le capre belano; Odi greggi belar, muggire armenti (Leopardi). 2. fig. Piagnucolare, lamentarsi, parlare con voce querula e sim.: è un’ora che il bimbo bela; smetti di belare!; che diavolo! non ho mai sentito belar donne? (Manzoni). Anche trans., iron., declamare con voce sdolcinata o strascicando leziosamente le parole: belano ecloghe e idilli della felicità coniugale (Giusti). ◆ Part. pres. belante, anche come agg.: E voi trarrete la mugghiante greggia E la belante a quelle cime (Carducci); sostantivato al femm., poet., pecora: per mezzo a un branco si raggira Di candide belanti (V. Monti).